Calle Varisco a Venezia è una delle strade più strette della città, e deve il suo nome alla famiglia Varisco la quale si trasferì a Venezia da Bergamo nel XV secolo.
Oltre ad essere conosciuti in città come setaioli in una bottega di Rialto, le cronache di quei tempi raccontano i Varisco come protagonisti di due episodi violenti che gli costarono un periodo di reclusione.
Nel 1488 Giovanni Varisco, considerato “uomo rissoso e dal cattivo temperamento”, ferì con un coltello Luigi Dragan nei pressi della basilica dei Santi Giovanni e Paolo.
Non sono conosciute le motivazioni che spinsero Giovanni a compiere il gesto. Pochi anni dopo, nel 1491, è Pietro Varisco (il più anziano della famiglia) che, accusato di truffa da un giovane servitore di nome Marco, ordina al figlio Luigi di schiaffeggiare il ragazzo.
Il risultato della discussione non tarda ad arrivare, ed il giorno 8 Marzo del 1491 il tribunale della Serenissima condanna padre e figlio ad un anno di reclusione insieme al pagamento di una grossa somma di denaro.
L’efficienza amministrativa dei tribunali e la severità delle prigioni della Serenissima Repubblica, servirono solo in parte ad arginare la criminalità a Venezia tanto che quella dei Varisco non è una vicenda isolata, e certamente non la più grave di quelle che riportano le cronache giudiziarie di quei tempi.
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