Una passeggiata nella storia di Venezia

La storia di Venezia è ancora più affascinante se lasci che a raccontartela sia la città stessa.

Oltre i maestosi palazzi che si affacciano lungo i canali, lo splendore di Venezia è testimoniato da tanti piccoli particolari che sono resistiti fino ai giorni nostri e ci raccontano la storia di Venezia come una città unica al mondo.

Alcuni di questi particolari sono molto espliciti come i nizioleti, le targhe che riportano il nome delle calli, e ci ricordano chi lavorava in quella strada o quale famiglia Veneziana ci vivesse; ad esempio: nel Sestiere di Cannaregio il sottoportego dei lustraferri ospitava quei lavoratori specializzati nella rifinitura dei degli oggetti metallici, specialmente quelli utilizzati per realizzare le gondole. A Castello, nella calle dei tagliapietra si trovavano gli scalpellini che lavoravano la pietra grezza da impiegare nelle costruzioni dei palazzi e le chiese. San Marco, dove approdavano le imbarcazioni dei mercanti, era il posto giusto dove cercare ospitalità per la notte, più precisamente in Calle de la Vida o delle Locande.

Questi sono solo 3 dei quattromila nizioleti che potrai trovare a Venezia, ciascuno di essi con una storia da raccontare, troppi per descriverli tutti!

I visitatori più attenti, rimangono spesso affascinati da alcuni simboli scolpiti che incontrano passeggiando per la città, meno espliciti nel significato rispetto i nizioleti, e più profondi da interpretare.

Se la storia di Venezia fosse un film, tra i principali protagonisti vedresti senza alcun dubbio i lavoratori veneziani che, suddivisi per categoria di appartenenza – le scuole – hanno sostenuto lo sviluppo della città; le tracce del loro contributo sono ancora visibili se saprai riconoscere i loro simboli. A San Marco: la scuola degli spaderi, la scuola dei mercanti e la scuola dei muratori; a Cannaregio la scuola dei pittori e la scuola dei sartori; a Castello la confraternita dei Frutarioli.

Camminando tra il Ponte di Rialto e la Basilica di San Marco, alcune calli riportano i simboli dei prodotti che si potevano trovare: pesche, frutta secca e botti di legno.

L’importanza del lavoro nella storia di Venezia era tale da meritare uno spazio di rilievo anche nel cuore della città; ne sono un esempio le sculture alla base delle due grandi colonne alle porte di piazza San Marco che rappresentano: i vinai, i pescivendoli, i fabbri e i salinieri, insieme al capitello di una delle colonne del portico del pianterreno di Palazzo Ducale dedicato alle arti e ai mestieri.

Certamente questo articolo riporta solo una piccola parte della storia di Venezia.

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Ghetto di Venezia

Il Ghetto di Venezia.

Nella prima metà del 1500 il Senato di Venezia istituisce il primo Ghetto in Europa, per confinare le comunità di fede ebraica in un’isola del sestiere di Cannaregio.

Oltre la cinta di edifici disposti lungo il perimetro limitando il collegamento con Venezia a due soli ponti, una serie di norme regolavano l’interazione della comunità ebraica con quella cattolica prevalente a Venezia.

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Punta della Dogana

Punta della Dogana: l’antico approdo commerciale di Venezia

La punta della Dogana, o Dogana de Mar, si trova all’estremità del sestiere di Castello proseguendo dopo la chiesa della Salute.

Quest’area un tempo paludosa, fu bonificata e fortificata nel XIV secolo per diventare il principale snodo delle merci che approdavano a Venezia via mare.

L’aumento del traffico commerciale da oriente infatti, aveva reso la vecchia dogana nel sestiere di Castello obsoleta.

La Dogana de Mar doveva consentire la divisione delle operazioni di sbarco, controllo e stoccaggio in base alla provenienza delle merci.

Il palazzo non è tra i più ricchi di Venezia, ma offre alcuni aspetti interessanti come il sistema segnavento disposto sul tetto in cui due atlanti sostengono una grande sfera sulla quale la dea Fortuna segna la direzione del Vento.

Tra le teste di leone scolpite lungo le pareti esterne, una si rivolge al Palazzo Ducale in segno di reverenza, sapreste individuarlo?